Suor Maria Pia (Ernesta) Marchesi OSB
Nata nel 1923, originaria di Albano S. Alessandro (BG), dopo un’infanzia e una giovinezza segnata da privazioni e un’esperienza faticosa come ausiliaria in un ospedale psichiatrico, Ernesta Marchesi entra in Monastero il giorno della Madonna del Rosario nell’ottobre 1945, come Conversa (sino al Concilio Vaticano II sussistevano due classi di monache: le Coriste e le Converse che non avevano diritto di voto in Capitolo, non avevano l’obbligo della preghiera corale, si occupavano delle faccende domestiche e potevano essere accettate anche senza una dote). Emette la sua Professione semplice l’8 dicembre 1947 (Immacolata Concezione) ricevendo il nome di Maria Pia e la solenne il 21 novembre 1951 (Presentazione al Tempio di Maria). Devotissima di Maria Santissima ha sempre sentito la sua esistenza all’ombra del suo manto.
Impegnata in particolare nella cura dell’ortaglia, in ostificio, in lavanderia e nella cura del vestiario “nero” (tonache, scapolari, veli), per motivi di salute, e per un grave incidente con una motozappa, le era difficile seguire tutti gli atti comunitari, ma non mancava mai di recuperare tutto in particolare quando, con grande sua gioia, ha potuto finalmente celebrare l’Ufficio divino.
Nonostante un carattere un poco ruvido, forgiato dalla durezza della vita, non le è mancato sino alla fine la capacità di stupirsi della bellezza del creato in cui vedeva il riflesso di Dio: con cura meticolosa coltivava i suoi vasi di fiori, con cui adornare la cappella della Regina Monachorum a lei affidata. E con orgoglio era pronta a portare trionfante alla Madre la prima azalea fiorita da porre in coro. Ricordiamo con ilarità la visita al pollaio l’estate scorsa in occasione del suo 101 compleanno, trasportata su di un carrello, per vedere il nuovo allevamento di tacchini.
È riuscita a mantenere una certa autonomia sino ad alcuni anni fa, anche se la sordità la limitava molto. Recentemente tutto si è complicato per l’aggravarsi della condizione mentale. Ci ha consolato il fatto che negli ultimi giorni aveva ripreso a tracciare ampi segni di croce e il Signore abbia concesso di essere tutte presenti attorno al suo letto per accompagnare nella preghiera la sua morte, avvenuta al termine della Salve Regina, la mattina del 25 novembre. Nel comporre la salma la grande “medaglia miracolosa” dorata che da sempre teneva appuntata al corpetto è scivolata davanti allo scapolare e li è rimasta. Il funerale è stato celebrato il 27 novembre, giorno che ricorda le apparizioni a S. Caterina Labouré della Vergine della “Medaglia miracolosa”.
Maria Santissima e il Santo Padre Benedetto le spalanchino le porte del Paradiso.
Trahe nos, Virgo immaculáta, post te currémus in odórem unguentórum tuórum.
Ti seguiamo, Vergine immacolata, attratti dalla fragranza della tua santità.
Suor Maria Pia Marchesi OSB
Con Maria immacolata canta il suo Magnificat
nel LXX di Professione monastica
Monastero San Benedetto - Bergamo
1947 - 8 dicembre - 2017